Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Stella Sorgente (M5S)
” Siamo certi che ai livornesi convenga conferire una azienda risanata (come lo sarà Aamps alla fine del concordato) in un carrozzone chiamato Retiambiente?
Secondo la Giunta Salvetti e l’Assessore Simoncini certamente sì. Tanto che, in vista del suo conferimento (che avverrà comunque al termine del concordato, quindi presumibilmente entro la fine del prossimo anno) Simoncini ha chiesto di portare in commissione consiliare una modifica dello Statuto di questa società di area vasta: Retiambiente, appunto.
Giova ricordare che questa operazione è prescritta in una Legge regionale e che, fino a pochi anni fa, Retiambiente sarebbe stata molto peggio di come si prospetta adesso: sarebbe infatti dovuta essere oggetto di una mega gara per l’assegnazione di quote ad un soggetto privato. Per fortuna molti piani del Pd regionale sono saltati nel corso del tempo, perché la Ex Giunta 5 Stelle livornese, ma anche alcuni comuni governati dal centrodestra e pure, infine, parte di quelli governati dal Pd, si sono meritevolmente opposti a questa enorme privatizzazione di un servizio pubblico e la sciagurata ipotesi decisa in precedenza è naufragata.
Numerose assemblee saltarono per mancanza del numero legale e, alla fine dei giochi, non solo si è evitato l’ingresso del privato, ma nell’assemblea di ATO è stato deliberato lo spegnimento dell’inceneritore di Livorno, mentre in quella di Retiambiente si è deliberato il no al socio privato. No ai privati quindi, ma sì ancora al conferimento nel carrozzone.La domanda principale adesso quindi è: il carrozzone come lo controlli?
E poi: visto che Aamps verrà conferita con l’inceneritore (la Giunta Salvetti infatti vuole spegnerlo nel 2023 e non subito alla fine del concordato), riuscirà il Comune a far deliberare questa importante scelta dal nuovo carrozzone, del quale non conosciamo ancora bene la governance? Come si coniuga inoltre tutto ciò con la tremenda prospettiva di un nuovo mega gassificatore di area vasta, che la Regione sta tentando di calare dall’alto nell’area livornese? Dovrà essere valutato da una mega assemblea di 100 Comuni, oppure facciamo finta che questa ipotesi non esista? E infine: una volta buttato tutto dentro Retiambiente, il Comune come eserciterà il controllo analogo su AAMPS?
Nelle delibere analizzate in commissione bilancio si parla di un “comitato unitario” che non si sa come sia nominato e che dovrebbe lavorare a maggioranza. Per il controllo sulle singole società è previsto poi solo un comitato ristretto di 3-5 membri nominati non si sa come.Nell’allegato relativo ai patti parasociali infine non c’è scritto praticamente niente: solo che ci saranno vari organi formati da non si sa chi con non si sa quali rappresentanze.Di fatto Livorno rischia di non contare più nulla dentro l’AAMPS. Forse ci vorrebbe una maggiore riflessione da parte della Giunta su questi punti, perché, quando si arriverà al vero e proprio conferimento, il rischio è quello di buttare a mare l’annoso e difficile risanamento della nostra azienda dei rifiuti.”
Foto: Pagina FB Stella Sorgente (M5S)